Dottor Alberto Brescia
Studio Oculistico
Centro di Diagnostica e Microchirurgia dell'occhio

CHIRURGIA DELLA CATARATTA

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Cataratta

Cataratta

Intervento chirurgico di facoemulsificazione

L’impianto del cristallino artificiale fa recuperare rapidamente la messa a fuoco e la percezione dei colori.

La facoemulsificazione, che impiega ultrasuoni per rimuovere il cristallino opaco, è certamente la tecnica più sicura oggi conosciuta per l’intervento di cataratta. Si tratta di una metodica poco invasiva che riduce al massimo i tempi di intervento, non richiede punti di sutura ed ha permesso l’utilizzo dell’anestesia topica, cioè la somministrazione di un collirio anestetico nell’occhio. L’operazione è fatta in day-surgery, cioè senza necessità di ricovero; consente una rapida guarigione e un precoce recupero visivo. Attraverso un’incisione inferiore ai 3 mm è creata un’apertura sulla capsula anteriore del cristallino. La sonda a ultrasuoni frammenta la parte centrale della lente che può così essere aspirato ed eliminato. Un’altra sonda è poi introdotta, attraverso la stessa piccolissima incisione, per aspirare la parte periferica morbida.

La porzione anteriore e posteriore della capsula resta intatta e nella sua sede originale, formando una sacca che accoglierà la lente artificiale pieghevole. In alternativa può essere inserita una lente intraoculare rigida ampliando l’incisione .L’utilizzo della facoemulsificazione e l’inserimento del cristallino dentro la “sacca capsulare” rendono l’operazione particolarmente precisa e sicura. Ciò non significa che si tratti di un intervento semplice: al contrario esso richiede notevoli abilità ed esperienza unite alla padronanza di apparecchiature sofisticate.

L’anestesia topica

L’utilizzo della anestesia topica con gocce di collirio anestetico ha aumentato il comfort del paziente eliminando i fastidi dovuti all’anestesia locale e rendendo possibile il recupero immediato delle funzioni visive dopo l’intervento (non è necessario bendare l’occhio). Va ricordato che il chirurgo opera su un organo completamente sveglio e reattivo, per cui il paziente deve essere collaborante durante l’intervento.

Il cristallino artificiale (IOL)

IOL

IOL

È una lente intraoculare artificiale di materiale plastico e di piccole dimensioni. È inserita dal chirurgo dopo la rimozione della cataratta. È ben tollerata dall’organismo e non dà luogo a fenomeni di rigetto. Il materiale inalterabile e di lunga durata la rende utilizzabile anche in pazienti giovani. Il cristallino artificiale può essere rigido o morbido. È preferito quello morbido perché inseribile attraverso una incisione più piccola. Sono disponibili cristallini multifocali che permettono la messa a fuoco a varie distanze e sfruttano il movimento dei muscoli ciliari. Il paziente può eliminare del tutto o quasi sia l’occhiale per lontano che quello per vicino.

La cataratta secondaria

Alcuni mesi o anni dopo l’intervento di cataratta la capsula su cui è stato appoggiato il cristallino artificiale può diventare opaca. In questo caso viene utilizzato il raggio laser che incidendo la capsula opaca ne provoca l’apertura al centro (capsulotomia posteriore). In breve tempo si ha il ripristino della funzione visiva ottenuta dopo il primo intervento.

Prima dell’intervento

Vengono richiesti alcuni esami del sangue, l’elettrocardiogramma e la radiografia del torace per avere un quadro generale della salute del paziente. È importante informare il medico specialista sulle eventuali allergie o terapie cui il paziente si sta sottoponendo: alcuni farmaci possono infatti costituire un fattore di rischio aggiuntivo (anticoagulanti).

Dopo l’intervento

La chirurgia della cataratta permette una riabilitazione molto rapida. L’incisione praticata all’occhio è talmente ridotta nel caso della facoemulsificazione da non richiedere punti di sutura. Il piccolo taglio si rimargina spontaneamente in poche settimane senza causare astigmatismo indotto, come invece avviene in seguito ad incisioni più ampie. Fino alla prima visita di controllo, effettuata il giorno dopo l’intervento, l’occhio operato resta bendato. È necessaria la somministrazione di gocce antibiotiche e anti-infiammatorie ed è consigliabile proteggere l’occhio con occhiali da sole e con una conchiglia di plastica durante la notte. È inoltre importante limitare per qualche tempo gli sforzi fisici.