Tavolae leggiorum Nutellae duae sunt:
tavolaettae lactis atque tavolaettae fondentis.
Supra has duas tavollaettas scriptae fuerunt unicae ed inimitabiles (non
c'est Gigium Sabanum quae tengat) leges Nutellae.
I NON AVRAI ALTERAM NUTELLAM ALL'INFUORIBUS MIHI
(Hoc comandamentum significat quae nos cum ereticis blasfemibusque di Ciaocrem manco ci parlamus. )
II
NON
NOMINARE NOMINEM NUTELLAM INVANO
(Specialmente si in adiacentiae tibi c'est amicus a dieta, qui postea colto fuisse ab scompensibus. )
III
AMA NUTELLAM TUAM COME TE STESSUM
(Hoc comandamentum non est exhortatione ad Nutellam amandi in modo superiore, noo, sed in modo inferiore: infactum multi inter nos amant Nutellam più se stessorum. Esagerati sunt. )
IV
HONORA PANEM ET NUTELLAM
V RIMEMBRATI SANTIFICANDI FIESTAS... DUPLORÌ, KINDER ET GIÀ QUAE CI SIAMUS BRIOSS ATQUE QUINQUE CEREALIIS
VI DACCI HODIE PANEM ET NUTELLAM QUOTIDIANO
VII NON DESIDERARE NUTELLAM D'ALTERAE MARCAE
VIII NON BESTEMMIARE
(Ad exemplum "Porcvs Ferrerus!" aut "Mannaggia nocciolarum!".)
IX
NON FORNICARE
(Hoc stranuum verbum, "fornicare" directum est pro mammibus et significat -Mammae! Non nascondetis barattolos Nutellae in fornibus. Quae postea semper qualcunum distractus appicciat fornum et succedunt certos casinos madonnarum quae manco ce l'ilmmaginamus -.)
X
NON COMMETTERE PECCATOS GOLAE, IN PARTICULARE NUTELLISTICAE SBAFATIONES
(Hoc ultimum comandamentum unicum est qui, si non obseruatus, non necessita confessionis, propterea quod punhitio est automatica, gravibus cum sconvolgimentibus adiposis, cutaneis atque intestinalis.)
SPOTS
Qui di seguiti ho riportato alcuni spots descritti
e commentati da Cassini...
Sì, lo so che non centrano niente
con le tavole, ma non avevo voglia di fare un'altra pagina apposta!
Il primo ovviamente riguarda la Nutella:
Spedizione
polare artica in Groenlandia. Trentasette gradi sotto zero. Su un irraggiungibile
pizzo di montagna dove, vi assicuro, non ci andrebbe neanche Armaduk a
fare la pipì se gli scappasse, cosa ti vedo?
Cosa ti vedo in Groenlandia? Una stazione
geofisica a tripla coibentazione e pentariscaldamento autonomo?
Cosa
ti vedo, in Groenlandia? Un rifugio antiatomico modello "Messner-Mi-Fa-Una-Pippa"
coi termosifoni al plutonio tirati a palla?
Cosa
ti vedo, in Groenlandia? Un bunker multistrato isolante con ipercaldaia
ad accelerazione di neutrini più scaldabagno De Longhi manopola
a Dieci che non si sa mai?
In Groenlandia,
a trentasette gradi sotto zero, sul pizzo di montagna di cui sopra e di
cui Armaduk che se la sta facendo addosso, c'è una tendina canadese
di cotone comprata di seconda mano a Porta Portese! Alle sette del mattino
(che i trentasette gradi sotto zero sono la temperatura massima delle ore
tredici, e non ci voglio neanche pensare alle sette del mattino il freddo
che fa) alle sette del mattino, dicevamo, in Groenlandia, si apre lentamente
la chiusura lampo della tendina di carta velina e... Hop! Spunta fuori
Lui! Il figaccione della Nutella in boxer, espadrillas e... magliettina
a maniche corte!? Che passi per le maniche corte a meno trentasette, passi
per le espadrillas, ma cazzo, sei in Groenlandia, fatti dare un paio di
cani da slitta al posto dei boxer che fai più beffa figura!
Al posto
di morire stecchito per i circa cinquanta gradi di escursione termica tra
dentro e fuori, che avrebbero sderenato anche un grizzly culturista, al
posto di farsi spedire via fax alle Isole Hawaii, cosa ti fa The Nutell's
Figaccion? Si stiracchia e (oh, yeah!) infila il braccio nella
tendina e ne estrae, in Groenlandia, come è tradizione sui pizzi
di montagna a meno trentasette, un pagnotta di pane casereccio, fresco,
cotto nel forno a legna. Chi te l'ha dato? Ti hanno inviato un dirigibile
di Nobile col pilota automatico? Te l'hanno cotto col laser del satellite
geostazionario rimbalzato sulla parabola della stazione orbitante Mir?
Ti hanno mandato un patriot da parte del fornaio di Clinton? O come cazzo
ce l'hai il pane casareccio fresco cotto a legna in Groenlandia? Non basta:
The
Nutell's Figaccion infila il braccio sinistro nella tendina e ne estrae
uno zainetto di sopravvivenza con coltellino di sopravvivenza e barattolino
di sopravvivenza di Nutella.
Scena finale: apoteosi, momento clou, pathos,
zoommata, dolly, primo piano: il figaccione taglia una fetta di pane, apre
il barattolo di Nutella e la... spalma!
«Se io dico Nutella, lei cosa dice?».
Io dico che a trentasette gradi sotto zero,
in Groenlandia, la Nutella è un tocco di marmo, un conglomerato
plumbeo, un tronco di travertino, che gli esquimesi la usano per fare le
rapine alle Gioiellerie Igloo quando sono finiti i mattoni di argilla.
«Se io dico Nutella, lei cosa dice?».
Io dico che per mangiare la Nutella in Groenlandia
ci vuole martello e scalpello al titanio, e soprattutto gli occhiali protettivi,
che troppi esquimesini sono orbi per colpa di schegge impazzite di Nutella.
Prevenzione, ecco cosa dico, prevenzione.
Nel Deserto
Spot numero uno: Grand
Marnier
Nel deserto, alcuni giovani che vivono in
un autobus d'argento domano cavalli bianchi e si dissetano a 85 gradi all'ombra
con del cognac.
Spot numero due: Levi's
Nel deserto, un giovane usa i jeans come
cavo di traino legandosi ad un Ape furgonato con genitori predicatori e
figlie vogliose.
Spot numero tre: Egoiste
Nel deserto, il Ghibli fa sbattere simultaneamente
a tempo di quattro quarti duecentocinquantasei imposte della fotocopia
di un albergo francese.
Spot numero quattro: Faac
Nel deserto, un leone frustratissimo fa la
guardia ad un cancello aperto sull'immensità senza che vi sia il
resto del recinto.
Spot numero cinque:
Lipton
Ice Tea
Nel deserto, Magnum PI. fa giungere la sua
scorta di tè freddo su un camion col rimorchio. (Avrà uno
Shuttle per la carta igienica?)
Spot numero sei: Peugeot
205
Nel deserto, giovane innamorato ha scritto
"Ti odio" sulla sabbia trent'anni dopo Franco I e Franco IV.
Spot numero sette: Grand
Marnier bis
Nel deserto, un prete mormone, dopo essere
stato da esse sbarbato, gioca sull'altalena con quintetto di bonazze.
Spot numero otto: Peugeot
306
Nel deserto, Ray Charles guida la macchina.
. .
«Ma non sarà pericoloso?»
«Ma dai, nel deserto... !».
Si ritorna in studio proprio mentre il terzo
ospite, un esperto di pubblicità toscano, di nome Olivieri, annuncia
che "nel deserto", Ray Charles aveva amputato il leone Faac e distrutto
l'Ape dei mormoni Levi's; il Tir di tè di Magnum PI., per evitarlo,
era piombato sull'albergo Egoiste la cui finta facciata, caduta sull'autobus
d'argento Grand Mamier, uccideva il cavallo bianco appena domato il quale,
stramazzando sull'altalena del mormone, per il contrappeso, aveva mandato
in orbita le cinque bonazze che avevano abbattuto a craniate l'aereo su
cui si stava allontanandol'ex fidanzata del giovane Peugeot 205. Unica
illesa Kim Basinger che era arrivata tardi perché, nel deserto,
si era fermata a mettersi le Omsa.